Le canzoni pop hanno sempre ragione
“…Buscándote por la montaña
Gritando tu nombre otra vez
Tengo la sensación de que
Podemos volver atrás…”
“È strano sentirti cantare, Sere! Che canzone è?”
“<<Volver atrás>> di Adrian Bello, l’ho sentita in un film. Non ricordi che una volta cantavo, Mary?!”
“Sì, nel Paleozoico! Quasi non ti riconosco più, sembri felice! Sembri cambiata rispetto a qualche anno fa. Non mi hai detto come mai hai deciso di frequentare il corso di spagnolo. Te la sei sempre cavata con l’inglese durante i tuoi viaggi con lo zaino in spalla!”
“Ehm, Mary, vedi… è stata tutta colpa di un autobus. Che non è mai passato”.
“Credo di non capire”, disse la ragazza.
“Beh, ultimamente non ti sei fatta vedere spesso, vero?! I nostri aperitivi del giovedì ancora attendono una ricollocazione dopo questi due anni di restrizioni, e sicuramente sei stata molto impegnata con Paolo…” disse Serena, dando amichevolmente una piccola gomitata all’amica.
“Non divagare su Paolo, raccontami dell’autobus piuttosto.”
“Ecco, quel giorno faceva un caldo assurdo. Sono arrivata in cima dove c’è il castello, la salita mi aveva sfiancato, ma poi incrociai quei fantastici occhi verdi. E quel sorriso. E stava sorridendo a me, davvero!”
“Ma chi, l’autobus?!”
“Ma no! Lui, il mio salvatore di Ibiza! Anche se in quel momento non potevo ancora sapere che mi avrebbe salvato. Sono entrata in uno stato di panico, avrei voluto presentarmi ma non ne avevo il coraggio, e me ne sono andata. Però il giorno successivo, per puro caso, lo incontrai nuovamente. Stesso posto, stessa ora. Ho pensato che fosse un segno dell’Universo e decisi di lasciargli il mio numero.”
“E come?”
“Questo è un dettaglio. È che poi lui mi scrisse esattamente quando stavo aspettando il bus fantasma. E sì offrì di accompagnarmi.”
“Un momento…non dirmi che hai accettato un passaggio da uno sconosciuto, vero?! Serena ma non lo vedi il telegiornale?!!”
“Sì, Mary, vedo il telegiornale, ma sono una donna adulta e non voglio arrendermi al fatto che là fuori siano rimasti solo dei serial killer. Voglio credere che il mondo sia ancora popolato da brave persone. Il sesto senso mi diceva che potevo fidarmi. Lo so, purtroppo sembra una storia di altri tempi. Mi sono fidata di un estraneo, e si è rivelata una delle migliori scelte della mia vita.”
“Tu sei completamente pazza. E poi?”
“E poi, il resto lo conosci. Ci siamo innamorati. Nonostante la distanza, le barriere linguistiche e culturali. Nonostante le restrizioni. L’unica cosa che mi demoralizzava era la necessità di dover ricorrere a una lingua terza para intender lo que estaba diciendo el hombre que yo querìa.”
“Ehh?! Cosa?!!”
“Sì, scusa, <<per capire cosa stesse dicendo l’uomo che amavo.>> Dovresti venirci anche tu al corso di spagnolo, così io avrei un’amica con cui fare pratica.”
“Mi piacerebbe, però sai che al lunedì Paolo rientra tardi e lo aspetto per cenare insieme…”
“Sì sì, ok…la prossima volta contatterò Paolo per parlare vis a vis con lui e dei suoi successi. Per parlare con la mia amica Mary invece credo dovrò mandare una richiesta in carta bollata! Tesoro mio, a quando risale l’ultima volta in cui ti sei posta come una priorità per te stessa?”
“Onestamente non lo so. Ho sempre paura di passare per egoista, temo che gli altri possano fraintendere eventuali richieste di libertà da parte mia, e allora tendo un po’ ad assecondarli, gli altri. Mi piace vedere le persone attorno a me serene e tendo ad evitare qualsiasi papabile fonte di conflitto.”
“Anteporre i bisogni altrui ai nostri è sicuramente un metodo efficace per evitare i litigi e per trovarsi molto velocemente con le batterie totalmente scariche. Che dici, ti cerco un corso di Mindfulness tra quelli disponibili in elenco? Un bel corso su come smetterla di sentirsi in colpa per tutto?”
“Ahahah! Ci penserò su. Ma quindi, ti piace questo corso di spagnolo?”
“Sì, e chi dirò che lo spagnolo non fa eccezione. Hai presente la regola delle canzoni pop?”
“Regola? No, quale?”
“La regola secondo cui quando sali in auto e accendi l’autoradio ci sarà sempre quella canzone che va ad interpretare esattamente lo stato d’animo che stai vivendo in quel momento. Sei felice? La radio riprodurrà canzoni che ti faranno venire voglia di cantare. Sei triste? Hai appena litigato con il tuo uomo? Puoi scommetterci, entro fine del viaggio arriverà la canzone che ti farà colare il mascara. Hai il sospetto o provi il desiderio di rimanere incinta? In ogni canzone ci sarà un lui che vorrà creare una famiglia con la sua lei. E ora, cara Mary, posso assicurarti che questa è una regola che vale sia per le canzoni pop italiane che inglesi e anche per quelle spagnole. Per quelle in francese ne riparliamo l’anno prossimo.”
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Racconto di Serena Nardo
Selezione del Concorso letterario Il Cavedio "Il mio corso di..." 2022
“…Buscándote por la montaña
Gritando tu nombre otra vez
Tengo la sensación de que
Podemos volver atrás…”
“È strano sentirti cantare, Sere! Che canzone è?”
“<<Volver atrás>> di Adrian Bello, l’ho sentita in un film. Non ricordi che una volta cantavo, Mary?!”
“Sì, nel Paleozoico! Quasi non ti riconosco più, sembri felice! Sembri cambiata rispetto a qualche anno fa. Non mi hai detto come mai hai deciso di frequentare il corso di spagnolo. Te la sei sempre cavata con l’inglese durante i tuoi viaggi con lo zaino in spalla!”
“Ehm, Mary, vedi… è stata tutta colpa di un autobus. Che non è mai passato”.
“Credo di non capire”, disse la ragazza.
“Beh, ultimamente non ti sei fatta vedere spesso, vero?! I nostri aperitivi del giovedì ancora attendono una ricollocazione dopo questi due anni di restrizioni, e sicuramente sei stata molto impegnata con Paolo…” disse Serena, dando amichevolmente una piccola gomitata all’amica.
“Non divagare su Paolo, raccontami dell’autobus piuttosto.”
“Ecco, quel giorno faceva un caldo assurdo. Sono arrivata in cima dove c’è il castello, la salita mi aveva sfiancato, ma poi incrociai quei fantastici occhi verdi. E quel sorriso. E stava sorridendo a me, davvero!”
“Ma chi, l’autobus?!”
“Ma no! Lui, il mio salvatore di Ibiza! Anche se in quel momento non potevo ancora sapere che mi avrebbe salvato. Sono entrata in uno stato di panico, avrei voluto presentarmi ma non ne avevo il coraggio, e me ne sono andata. Però il giorno successivo, per puro caso, lo incontrai nuovamente. Stesso posto, stessa ora. Ho pensato che fosse un segno dell’Universo e decisi di lasciargli il mio numero.”
“E come?”
“Questo è un dettaglio. È che poi lui mi scrisse esattamente quando stavo aspettando il bus fantasma. E sì offrì di accompagnarmi.”
“Un momento…non dirmi che hai accettato un passaggio da uno sconosciuto, vero?! Serena ma non lo vedi il telegiornale?!!”
“Sì, Mary, vedo il telegiornale, ma sono una donna adulta e non voglio arrendermi al fatto che là fuori siano rimasti solo dei serial killer. Voglio credere che il mondo sia ancora popolato da brave persone. Il sesto senso mi diceva che potevo fidarmi. Lo so, purtroppo sembra una storia di altri tempi. Mi sono fidata di un estraneo, e si è rivelata una delle migliori scelte della mia vita.”
“Tu sei completamente pazza. E poi?”
“E poi, il resto lo conosci. Ci siamo innamorati. Nonostante la distanza, le barriere linguistiche e culturali. Nonostante le restrizioni. L’unica cosa che mi demoralizzava era la necessità di dover ricorrere a una lingua terza para intender lo que estaba diciendo el hombre que yo querìa.”
“Ehh?! Cosa?!!”
“Sì, scusa, <<per capire cosa stesse dicendo l’uomo che amavo.>> Dovresti venirci anche tu al corso di spagnolo, così io avrei un’amica con cui fare pratica.”
“Mi piacerebbe, però sai che al lunedì Paolo rientra tardi e lo aspetto per cenare insieme…”
“Sì sì, ok…la prossima volta contatterò Paolo per parlare vis a vis con lui e dei suoi successi. Per parlare con la mia amica Mary invece credo dovrò mandare una richiesta in carta bollata! Tesoro mio, a quando risale l’ultima volta in cui ti sei posta come una priorità per te stessa?”
“Onestamente non lo so. Ho sempre paura di passare per egoista, temo che gli altri possano fraintendere eventuali richieste di libertà da parte mia, e allora tendo un po’ ad assecondarli, gli altri. Mi piace vedere le persone attorno a me serene e tendo ad evitare qualsiasi papabile fonte di conflitto.”
“Anteporre i bisogni altrui ai nostri è sicuramente un metodo efficace per evitare i litigi e per trovarsi molto velocemente con le batterie totalmente scariche. Che dici, ti cerco un corso di Mindfulness tra quelli disponibili in elenco? Un bel corso su come smetterla di sentirsi in colpa per tutto?”
“Ahahah! Ci penserò su. Ma quindi, ti piace questo corso di spagnolo?”
“Sì, e chi dirò che lo spagnolo non fa eccezione. Hai presente la regola delle canzoni pop?”
“Regola? No, quale?”
“La regola secondo cui quando sali in auto e accendi l’autoradio ci sarà sempre quella canzone che va ad interpretare esattamente lo stato d’animo che stai vivendo in quel momento. Sei felice? La radio riprodurrà canzoni che ti faranno venire voglia di cantare. Sei triste? Hai appena litigato con il tuo uomo? Puoi scommetterci, entro fine del viaggio arriverà la canzone che ti farà colare il mascara. Hai il sospetto o provi il desiderio di rimanere incinta? In ogni canzone ci sarà un lui che vorrà creare una famiglia con la sua lei. E ora, cara Mary, posso assicurarti che questa è una regola che vale sia per le canzoni pop italiane che inglesi e anche per quelle spagnole. Per quelle in francese ne riparliamo l’anno prossimo.”
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Racconto di Serena Nardo
Selezione del Concorso letterario Il Cavedio "Il mio corso di..." 2022